Ma in quale direzione volgerà il suo sguardo critico l’intellettuale, per assolvere quel “compito di vigilanza” che gli riassegna Umberto Eco? Non soddisfa la classica risposta: verso l’attività del Potere. Soprattutto quando il potere politico parla il linguaggio di un osceno spettacolarizzato, che improvvisamente si rivela rappresentazione del nulla. Lo ha osservato Ernesto Galli...