Che in democrazia la forma sia sostanza, dovrebbe essere una convinzione comune. E non in astratto, ma nella pratica. A tutti è successo di stare con il fiato sospeso per la paura di non riuscire a consegnare in tempo una domanda, per un bando, un concorso. Succede ai singoli, e anche alle grandi imprese, nelle gare d’appalto.
E quando rimani fuori, perché capita, a me è successo per esempio, di non consegnare in tempo la domanda per partecipare a un concorso, la mia vita ha preso una piega diversa – nessuno grida al complotto, caso mai ti dai del deficiente. Ma sai benissimo che la regola vale per tutti, non c’è un accanimento speciale contro di te, anche altri rimangono fuori per il medesimo criterio. Che è semplice, c’è un limite di tempo. Se non ci fosse, si potrebbe fare qualsiasi cosa, rimaneggiare tutto finché ti pare, domande di concorso come liste elettorali. Tu come tutti. Non sarebbe il caos?
Certo, che Formigoni non sia candidato in Lombardia o che il Pdl non sia presente a Roma, non mi fa piacere di per sè, neppure per calcoli elettorali, insomma mi turba. Ma come di qualcuno che ha fatto una sciocchezza, si è danneggiato da solo gravemente. Mi fa sentire più responsabile, mi rende consapevole della necessità di praticare ancor più trasparenza e legalità.
E che dire di quelle liste piccole che ad ogni elezione vengono escluse, per analoghi motivi, senza che a nessuno importi molto, anzi? Allora, dove è la ferita, il vulnus alla democrazia? Nel fatto che grandi partiti vengano esclusi, se i giudici competenti trovano che non ci sono le condizioni per farli entrare, o nel fatto che, perché sono grandi e potenti, bisogna trovare un rimedio ad hoc, a tutti i costi, fatto apposta per loro? Non è come quando in fila, qualcuno pensa di passare davanti a tutti solo perché è grande e grosso? O come se uno volesse fare goal a gioco fermo, o in fuori gioco? Non ci vuole molto a capire, lo capiamo tutti quando la forma è sostanza, sostanza della libertà di tutti.
Sono candidata nel Lazio nel listino di Emma Bonino su proposta di Ecologia SInistra Libertà. Come ha scritto Letizia Paolozzi, spero che questa nuova esperienza sia una buona occasione di discussione e confronto