E’ indipendente, impegnata, coraggiosa, sorprendente, rivoluzionaria, indomabile. Perché allora con tutte queste qualità dovrebbe mostrare il lato B? Faccio riferimento alla pubblicità della campagna per la nuova Unità, il quotidiano ora diretto da Concita De Gregorio. Che ha sollevato vivaci polemiche tra le femministe che postano i blog e fanno girare le loro opinioni nei gruppi di discussioni: la pubblicità scelta dalla direttora e dal nuovo editore mostra una fanciulla di spalle con gambe lunghe e super minigonna, nella cui tasca posteriore mostra una copia del giornale nel nuovo formato tabloid. Sappiamo che De Gregorio si è rivolta per una consulenza al guru Oliviero Toscani, che tra l’altro pare abbia aggredito e tacciato di vetustà i redattori convocati in assemblea “formativa” con il trasgressivo divo della pubblicità.
Sta di fatto che la nuova pubblicità non si capisce bene a chi dovrebbe guardare. Se al pubblico maschile, ahimé mostra troppo poco, abituati come sono gli uomini alle biancherie intime leopardate, ai vapori di signore accaldate che si eccitano per un tè freddo e via così. Se a quello femminile davvero poco azzeccata: noi donne non ne possiamo davvero più dell’ammiccamento che guarderebbe anche a noi perché chi è emancipata ora è felice di mostrare anche il sedere, e ancor peggio dell’uso che ancora oggi se ne continua a fare. Si badi bene: non si tratta di essere scandalizzate, ma stanche, annoiate e a caccia di vere innovazioni pubblicitarie. Ultimo, se la campagna punta ai fedelissimi Ds, che lo comprano da quando il partito di chiamava Comunista, posso immaginare la faccia del compagno/a della Bassa bramoso ogni mattina di sapere a quanti cassintegrati siamo arrivati o all’ennesimo aumento del costo della pasta.
Concita De Gregorio mostra grinta e professionalità nella scommessa affrontata di dirigere l’Unità, giornale certo non facile per la sua complicata storia (chi scrive si prende la libertà di dirlo avendone fatto parte per lunghi anni): i critici televisivi sono pazzi di lei, come Aldo Grasso, la vedono come la nuova musa del partito di Veltroni; tutti sono scesi in campo a difenderla quando è stata attaccata dal ministro La Russa e hanno ammirato il suo fair play. E’ donna sensibile e attenta ai temi di genere e della nostra fragile società. Perché allora preferire il lato B al lato A?