Le celebrazioni dei 35 anni di vita della OMM hanno preso quasi due settimane, tra convegni seminari, celebrazioni. L’organizzazione delle donne mozambicane è un organo interno alla Frelimo, lo storico partito ex-combattente che vinse la guerra contro la Renamo negli anni Novanta e che ora governa il paese con una robustissima maggioranza.
L’OMM somiglia un po’ all’organizzazione della nostra UDI negli anni Cinquanta e Sessanta: lavoro in parlamento per i diritti delle donne e buone pratiche con la “base”, tipo avviamento al lavoro e alfabetizzazione dopo la guerra, corsi di cucito e oggi di computer. E contemporaneamente una grande capacità di lobbing a favore delle donne. Oggi il Mozambico resta uno dei paesi più poveri del mondo ma gode anche di un alto tasso di crescita annua, che lo porta a doversi preoccupare ancora di alcune emergenze umanitarie (catastrofi ambientali, alfabetizzazione, povertà aids), ma contemporaneamente migliorare qualità e competenze di amministratori/amministratrici, manager, insomma la fascia sociale intermedia che deve continuare a garantire lo sviluppo.
Le donne mozambicane hanno una robusta tradizione femminista che le ha portate a una eccellente rappresentanza nel governo e a numerose leggi a tutela delle pari opportunità. Come sappiamo bene questo non significa automaticamente benessere per tutte le donne, ma quel che è certo è che le donne sono presenti e protagoniste nel dibattito pubblico quotidiano (la premier è una donna, le ministre circa il 45%), e il partito di maggioranza spende molti soldi nelle iniziative sociali a favore delle peri opportunità. Lotta all’HIV, diritti delle contadine, battaglie legali per la riforma del diritto di famiglia e della legge contro la violenza domestica.
Qui le campagne social-politiche fanno sorridere per toni patriottici e un po’ retorici che a noi fanno pensare alle Feste dell’Unità di una volta, ma tant’è ogni paese ha un suo percorso e quello italiano non fa certo dormire sonni tranquilli alle donne. E io riderò pure sotto i baffi quando vedo le donne di ogni età e appartenenza partecipare alla cena di gala per l’OMM dove l’enfasi patriottica supera l’immaginazione, ma quando racconto delle recenti manifestazione a difesa della 194 o del cilicio della Binetti mi vergogno non poco di fronte alle facce sbigottite delle mie amiche ascoltatrici.
Qui, il prossimo 7 aprile si festeggerà la Giornata della donna mozambicana: quel giorno è festa nazionale, da sempre.