Care ragazze di controviolenzadonne.org,
voglio ringraziarvi per l’impulso dato nell’organizzazione della manifestazione contro la violenza alle donne che si terrà oggi a Roma. Un appuntamento nazionale che a giudicare e sperare vedendo la lista delle adesioni sul vostro sito, vedrà una bella e sostanziosa partecipazione. Vi sono grata anche perché c’è una bella componente “giovanile” (e non solo, naturalmente) che non mi fa sentire con quelle della mia età costretta a scendere in piazza per prima ma mi piace unirmi a qualcuno/a che ha una idea che condivido.
Ho deciso però di non dare la mia adesione alla manifestazione, nel senso che ci sarò come Monica e basta, anche se molte amiche mi hanno chiesto se DeA aderiva o se la Società delle Letterate (di cui pure faccio parte) si sarebbe aggiunta. Non ho cliccato sul vostro sito perché non condivido lo slogan comparso sulle vostre locandine che recita: una manifestazione di donne per le donne. La violenza sessuale è anche un problema degli uomini, anzi è molto un problema degli uomini e in questo passaggio cruciale del nostro tempo chiudere simbolicamente la partecipazione all’altro sesso a un appuntamento così importante è un errore politico e strategico. Il 20 scorso si è tenuto un interessante Forum presso il Dipartimento nazionale delle Pari opportunità a Roma: la ministra Pollastrini, il cui dicastero pure aderisce alla manifestazione, ha presentato le nuove iniziative del governo contro la violenza alle donne, dall’aumento degli stanziamenti in Finanziaria 2008 (venti milioni di euro contro i tre dell’anno in corso), al sostegno alle donne violate e alla collaborazione con i centri antiviolenza; le campagne sociali e quella di alfabetizzazione delle straniere in Italia e soprattutto la nuova proposta di legge. Gli spunti innovativi si sono colti già nell’uso delle parole scelte dalla ministra: genere, migrazioni, riconoscimenti di diritti più estesi e anche interessante il dibattito con le deputate di Rifondazione e le rappresentanti della società civile. Ma quello che più mi è sembrato degno di nota è stata la presenza di uomini (non moltissimi ma c’erano) e i più volte citati nostri amici di Maschile Plurale che da tempo vanno dicendo che la violenza sessuale deve entrare con forza nelle discussioni e dibattiti degli uomini, e che per la manifestazione hanno stilato un documento che trovate nel sito. Anche in tarda mattinata, sempre a Roma ma in Campidoglio, le assessore Cecilia D’Elia e Raffaella Milano hanno spiegato il nuovo progetto cittadino H24 (unico in Italia), ovvero l’assistenza ininterrotta alle vittime di violenza, frutto di una stretta collaborazione tra forze dell’ordine, amministrazione, municipi e centri antiviolenza. Un percorso che mira ad accompagnare le donne violate in ogni passaggio del difficile cammino della denuncia e dell’emancipazione dai familiari colpevoli, i principali responsabili delle violenze. Un interessante dibattito con gli uomini delle forze dell’ordine e sottosegretari che di voglia di collaborare e speriamo anche riflettere, ne hanno molta.
Domani, senza rischiare di cadere nella retorica e soprattutto se ci riuscirò, andrò alla manifestazione con gli uomini della mia famiglia, è una settimana che li costringo a parlarne, della violenza e del desiderio incontenibile da parte di alcuni uomini a brutalizzare le donne che oppongono loro un no. Vieni con chi vuoi purché tu venga, mi hanno detto alcune amiche di controviolenzadonne. Non capisco allora: volete che gli uomini vengano oppure no? Iniziate a pensarci, anche se da domenica.