… Intanto, il calendario si riduce ad alcuni momenti essenziali: fila al supermercato, alla farmacia. Ore passate davanti al televisore oppure a smanettare sull’I-phone. Quanto ai bisogni dello spirito se ne riparlerà. Persino le messe sono sospese. Molte campane delle chiese tacciono. A un certo punto, il parroco di Nembro, Don Cella, decide di smettere di suonare le campane a morto perché troppi sono i lutti, troppo angoscianti quei colpi ripetuti senza sosta…
Noi due, che leggete su questo sito, abbiamo scritto un libro (Letizia Paolozzi Alberto Leiss “Il silenzio delle campane. I virus della violenza e la cura”, edito da Harpo. 185 pagine, 18,00 euro) provando a dire di questa imprevista esperienza della pandemia. E di un uomo e una donna che lungo un anno e più hanno ascoltato il ritorno di un linguaggio bellico; hanno visto l’esistenza stravolta di bambini, donne, vecchi, lavoratori, immigrati, detenuti.
Quest’uomo e questa donna si sono arrabbiati per le insensatezze, indignati per i balbettii della politica, paventando gli scoramenti: ma hanno cercato di reagire guardando alle cose buone sperimentate in giro per l’Italia, interrogandosi su quale possa essere la “cura”, non solo della malattia, ma di un intero sistema sociale, economico e simbolico “malato” di ingiustizia, perdita di senso, distruzione dell’ambiente.
L.P. A.L.
“Il silenzio delle campane. I virus della violenza e la cura” sarà presentato venerdì 4 giugno alle ore 17 alla Casa internazionale delle donne di Roma (via della Lungara 19): interverranno Maura Cossutta, Fulvia Bandoli, Vincenzo Vita e Sergio Bellucci. Chi desidera essere presente dovrebbe confermarlo scrivendo all’indirizzo: [email protected], entro il 3 giugno. La diretta (che poi rimarrà registrata) dell’incontro sarà visibile sulla pagina Facebook dell’editore Harpo.
Il volume è già disponibile o prenotabile sui siti dei rivenditori on line (Ibs, Amazon, Feltrinelli, Mondadori, ecc.). Dal 27 maggio sarà anche in libreria.