Pubblichiamo un testo del Gruppo Femminista del Mercoledì diffuso oggi, giornata dello sciopero degli studenti per la tutela dell’ambiente, anche sul manifesto.
La cura del Mondo
Siamo un gruppo di femministe che ha piu’ volte richiamato l’urgenza di affrontare e di dare soluzione alle grandi questioni ecologiche. Per questo aderiamo allo Sciopero globale sul clima del 15 Marzo. Ci pare che la presa di parola di una ragazzina e di molte altre e altri insieme a lei che accusano “voi adulti e i governi non state facendo nulla di ciò che potreste fare”, sia un richiamo che non può essere ignorato.
C’è una violenza verso la natura e l’ambiente.
Le isole di plastica negli oceani, lo smog che avvolge interi continenti e soffoca le città, il clima cambiato che mette a rischio salute e vita degli umani, di metà delle piante, di un terzo degli animali. Non abbiamo un altro Pianeta a disposizione. Il furto di futuro verso chi verrà dopo di noi è violenza.L’uomo che governa gli Usa ha stracciato gli accordi sulla diminuzione delle emissioni. E gli altri paesi,Italia e Europa compresa, non li rispettano.
Il linguaggio prevalente in questa Europa oramai e’scivolato nel rancore. E’ dettato dalla paura. Invece di sperimentare altre pratiche, invece di difendere gli interessi dei piu’ contro gli interessi di pochi, invece di puntare su questa politica e non su quella, ci si barrica dietro un discorso generico che non va oltre lo spread, oltre i sondaggi, oltre le cifre snocciolate dall’Eurostat. E’ una visione semplificata che fa apparire come immodificabile l’ordine delle cose.Un atteggiameno scoraggiante che non sa,che non vuole, nominare la singolarità delle vite e la complessita’ dei problemi.
Ma in questo modo, con questa lingua, come facciamo ad esercitare la responsabilità che pure dovremmo nutrire verso l’altra/o; come esprimere attenzione per le sorti comuni e del mondo?
Noi guardiamo alla composizione delle vite che ha la sua fonte nel rapporto tra le generazioni,a partire da quello tra madre e figlia/o. Una relazione delle origini, che esce dall’intimità e dai confini domestici fino a diventare cura del mondo. Se consideriamo la cura non solo una dimensione della riproduzione ma il terreno su cui contrastare “il comando” sulle vite in questa contemporaneità globalizzata.
Questo secondo noi è il cambiamento necessario, nella conoscenza e nella politica. E l’esperienza delle donne ne ha una conoscenza ravvicinata.
Il Gruppo Femminista del Mercoledi : Fulvia Bandoli,Marialuisa Boccia,Elettra Deiana,Letizia Paolozzi,Bianca Pomeranzi,Stefania Vulterini.