Le donne che con Livia Turco avevano promosso la Carta delle donne nel Pci negli anni ’80, prima della “svolta” che mise fine al partito, si sono ritrovate e hanno avviato una riflessione personale, storica e politica. Ne è nato un sito (www.cartadelledonne.it) che accoglie numerosi appunti in prima persona, retrospettivi e sull’oggi, mentre si svolge ora un convegno con la partecipazioni di studiosi, studiose e coprotagonisti, promosso anche dalla Fondazione Istituto Gramsci e dalla Fondazione Nilde Jotti.
L’appuntamento è per venerdì 23 a Roma, dalle ore 10 alle 17,30, nei locali della Società Geografica nel Palazzetto Mattei, nella Villa Celimontana, in Via della Navicella 12.
LA CARTA DELLE DONNE, UN’AUTOBIOGRAFIA FEMMINILE – Una storia peculiare del rapporto tra Pci e femminismo, è il titolo: il confronto sarà aperto da Gloria Buffo e nella mattinata prevede relazioni di Ermanno Taviani (Anni Settanta e Ottanta: la carta delle donne nel contesto storico politico italiano); Sara Ventroni (La carta delle donne e le donne italiane); Livio Karrer (La carta delle donne e il Pci); Livia Turco (La carta delle donne: una storia di confine); Judith Astellara (La carta delle donne vista da fuori) e Donald Sassoon (Socialismo Europeo e femminismo).
Dopo un Buffet, alle ore 14,30 e fino alle 17,30 riprende una discussione libera, presieduta da Marisa Rodano, il cui primo intervento previsto sarà di Achille Occhetto.