Rompicapo a New York – film di Cédric Klapisch –
Cédric Klapisch trae ispirazione – per la sua saga iniziata nel 2002 – da Antoine Doinel storico personaggio cinematografico le cui vicende sono state illustrate da Truffaut in vari film da “I quattrocento colpi” a “Baci rubati”. Doinel è un personaggio in cui si è identificata tutta una generazione di giovani, gli stessi che leggevano “Il giovane Holden” e che potrebbero essere i genitori di quelli rappresentati da Klapisch. In “Casse-tête Chinois” (titolo francese originale) sono, infatti, tracciate le avventure e disavventure di Xavier Russeau da noi conosciuto nell’”Appartamento spagnolo” che, per stare vicino ai figli decide di andare a vivere a New York. Romain Duris è l’attore simpatico e carino che lo interpreta ed è ormai diventato un’icona della cosiddetta generazione “Erasmus”, è di quelli che, per l’appunto, oggi hanno più o meno quarant’anni. Trama piuttosto complicata con vari intrecci nel gruppo di amici che si rivedono e rincontrano anche dopo diversi anni, come ad esempio la ex fidanzata di Xavier, Adrie Tatou, più nota come “Amelie”.
ll limite di questa serie di film è insito nel loro stesso pregio: sono un po’ troppo carini. Si alternano scene divertentissime – come l’incontro per la separazione legale con gli avvocati descritti in modo caricaturale – ad aneddoti un po’ meno credibili come ad esempio l’”aldulterio” dell’amica gay diventata neo mamma. Il tema dell’appartamento a Manhattan è sempre comunque teatro delle gag, delle sorprese, degli equivoci e dei giochi di scena come da nobile tradizione. Basti pensare a “L’Appartamento” di Billy Wilder con Jack Lemmon e Shirley Mc Laine.
Una splendida New York assolata e continuamente in costruzione presenta luoghi abitativi suggestivi e/o imprevedibili; pensiamo al contrasto dall’ abitazione Uptown di John e Wendy, la ex compagna inglese di Xavier nonché madre dei suoi due figli, e la Chinatown dove il protagonista trova ospitalità.