Non ha destato l’attenzione che avrebbe meritato la puntata de Le Iene (Italia uno) del 20 gennaio, quella dove Elena Di Cioccio è riuscita a misurare con una insistente palpatina i genitali di David Beckham. Un lungo appostamento tra i fotografi per poter gridare a tutti i telespettatori: “E’ piccolo!”. Ecco provato perché Armani ha preferito, come modello per gli slip, al bel calciatore inglese l’altrettanto aitante Cristiano Ronaldo.
La vicenda non ha disturbato le sempre vigili opinioniste dalla parte delle donne, a quanto pare, ma ha imbarazzato il Milan. I giornali inglesi hanno sguazzato tra le goldenball di Beckham chiedendosi: come reagirà Berlusconi proprietario della squadra rossonera e di Mediaset? Un nuovo conflitto di interessi? (Corriere della sera, 21 gennaio).
Beppe Severgnini, rispondendo a un lettore dal suo blog su corriere.it alla vigilia di Inter-Milan, aveva profetizzato: se il Milan vincerà i suoi tifosi pretenderanno “la palpatina malandrina” prima di ogni derby. Se perderà la pretenderanno gli interisti. Buona la seconda, visto il risultato.
Solo Massimo Gramellini (La Stampa, 22 gennaio) ha provato a smarcarsi dalle battute facili riconoscendo il “sadismo” di quel video (rilanciato da molti siti, quello di Mediaset innanzitutto) che mette in scena “lo sberleffo del ricco bello & famoso”. Si chiede inoltre se questa sia la parità tanto auspicata, “una parità tanto al ribasso che consenta alle donne di trattare in pubblico il corpo degli uomini con lo stesso disprezzo con cui gli uomini trattano quello delle donne”.
Anche una lettrice de Il Giornale, Renata Mucci, solitaria voce femminile, domanda: “Vogliamo ridere davanti a gesti da caserma riservati fin qui a qualche maschio ubriaco?” (24 gennaio). Infatti, scrive Gramellini, “come avremmo reagito se una Iena maschio avesse palpato il seno della moglie di Beckham gridando è piccolo, è piccolo?”.
L’episodio in sè forse non è così rilevante, la volgarità della tv è dovunque e quotidiana, ma diciamolo francamente: talvolta la sensibilità femminile è a corrente alternata. Così come lo è stata riguardo alle vicenda del sindaco di Bologna, conclusa con quelle che Il Giornale definisce “dimissioni sessuali” (26 gennaio). C’è stato un rumoroso silenzio femminile, fatta eccezione per Ritanna Armeni su Il Riformista (23 gennaio), di fronte a un signore delle istituzioni che tratta le fidanzate molto peggio dell’ultra criticato Presidente del Consiglio. Non c’ è stata nessuna che abbia paragonato Cinzia a Veronica esultando perché il sindaco era nudo.
PS: devo segnalare a posteriori l’articolo di Letizia Paolozzi su questo sito, e l’intervento di Miriam Mafai su Repubblica, che rispondeva a un articolo di Gad Lerner sullo stesso argomento.