Lettera aperta a Letizia Paolozzi
di Luisa Muraro
La buona notizia è il sospirato arrivo alla Libreria delle donne della rivista Leggendaria n. 123 con l’inserto “mamma NON mamma” del Gruppo del mercoledì, che aspettavo da tempo.
Adesso, la cattiva notizia: la tua cultura unita a quella del tuo intervistato Nichi Vendola non è arrivata a capire il significato di omopatriarcato. Eppure altri avevano capito subito, come Cristiano Lanzano in una discussione promossa da Ida Dominijanni sul mio testo Una di meno: “il prefisso omo- indica spazi e istituzioni esclusivamente maschili da cui le donne sono escluse, e non ha a che fare con l’omosessualità”. Non ha a che fare con l’omosessualità vissuta da una minoranza di uomini e di donne, ma con quella sostanziale che lega gli uomini tra loro nell’amore del potere. Una femminista come te questo lo sa, nei nostri discorsi lo abbiamo detto tante volte.
Perciò non posso scusare la tua interpretazione del mio pensiero. Scrivi: “l’omosessualità come una delle radici del patriarcato”. Una? Io ho scritto che è “il fondamento simbolico del patriarcato” e davanti a queste parole tu non potevi sbagliarti: parlavo in generale degli uomini. La tua interpretazione è tendenziosa e induce l’intervistato a formulare una serie di sciocchezze velenose in uno stile di finta dolcezza: spero sinceramente… mi auguro… Se tu, intervistatrice, non lo avessi portato fuori strada, forse lui non si sarebbe così ridicolmente esposto. Ironia del titolo della tua intervista, La cura delle parole!
2 luglio 2017
Cara Luisa,
Sarà stata la mia domanda ad aver portato “fuori strada” Vendola, piegando in modo sbagliato la parola “omo-patriarcato”.
A mia scusante c’è il tentativo di farmi capire dai lettori (vecchio vizio giornalistico) che porta a semplificazioni talora rozze. Certo, il termine “omo” è foriero di ambiguità dal momento che conduce all’ “uguale”, al “medesimo”: ma di chi si parla realmente mentre è in corso uno scontro politico che per tanti aspetti investe anche la dignità delle persone omosessuali e del mondo glbt?
Benvenga dunque il tuo chiarimento.
Spero che, nel frattempo tu legga con altrettanto interesse anche gli altri pezzi dell’inserto di Leggendaria “mamma/non mamma”.
Ti abbraccio
Letizia